L.O.W. 07

Dettaglio Opera

L.O.W. 02

Le relazioni speculari come due specchi che si riflettono all’infinito, contigui, sovrapposti e intrecciati come amanti, sono l’argomento di questo settimo polittico. Per comprenderne la sua natura è necessario tornare indietro lungo l’intera catena di immagini che ci ha portati fin qui. Questa è la ragione per cui sarà affidato ad una bambina il compito di accompagnare per mano la relazione speculare. Nel gioco senza senso dei riflessi può infatti succedere che la relazione speculare non si limiti più a creare un collegamento tra immagini adiacenti ma, ricorsivamente, produca ulteriori concatenazioni e correlazioni anche coi precedenti polittici. E così, nella seconda foto, incontriamo una giovane donna che nell’atto di sfiorare una mela, dà vita ad un riferimento col secondo polittico sulle relazioni che si sfiorano. L’attesa della donna è però un rimando al gioco di continui riflessi: come se quel gesto, incompiuto, fosse ripetuto infinite volte. Un gioco che potrebbe trovare analogie anche con le relazioni parallele: quelle che si manifestano in maniera simile a due specchi posti l’uno di fronte all’altro! Fenomeno che ci riporta, inevitabilmente, ad un’idea di ciclicità, come le stagioni che si susseguono, già scandito nel quarto polittico dove un'immaginaria figura femminile incarna giovinezza, maturità e vecchiaia lungo un’identica regione di spazio, quasi si trattasse di tre figure distinte ma simili, presenti e assenti allo stesso tempo, come le maree che si alternano. E se tutto ciò dovesse apparire troppo effimero, in fondo va ricordato che questo era proprio l’argomento del quinto polittico, reso attraverso una curiosa versione del vaso di Pandora il cui interno però è colmo, fino a rompersi, di terra e radici: emblema di un'unica stagione di creazione e distruzione per il tramite della sostanza di cui sono fatti gli alberi secolari di un’antica foresta. Ma anche il tentativo di connettersi in un cerchio infinito di amore e comprensione.