L.O.W. 08

Dettaglio Opera

L.O.W. 02

L’ottavo polittico sulle relazioni labirintiche, complesse, intricate, dove il percorso è un mistero, è dedicato a J.L. Borges. Nel dedalo delle relazioni umane, ogni passo è un enigma e ogni svolta può condurre ad un nuovo arcano. Come in un giardino di sentieri che si biforcano, ogni scelta ci porta lungo una direzione ignota, dove il cuore può trovare un compagno o perdere se stesso nel dedalo dell’esistenza. Le relazioni si trasformano allora in un testo scritto in una lingua sconosciuta; possiamo tentare di decifrarle, ma il vero significato rimane celato tra le pieghe del tempo e dell’interpretazione. Borges avrebbe potuto dire che amare è cercare di leggere una pergamena indecifrabile, dove ogni parola promette l’infinito e ogni silenzio nasconde un abisso. In questo labirinto, non esiste un Minotauro da sconfiggere, ma solo l’eco dei nostri passi e la lontana luce di ciò che potrebbe essere la verità. Le parole diventano i mattoni di cui sono fatti i grovigli delle nostre menti. Costruiamo muri di frasi e svincoli di concetti, creando una rete inestricabile in cui perderci e ritrovarci, infinite volte. Forse, l’unico modo per navigarci è accettare che il percorso stesso diventi il nostro destino, e che ogni intricato passaggio è solo parte della nostra mappa personale verso l’ignoto.